Quando una persona chiede un aiuto per la propria difficoltà, possono presentarsi diverse situazioni sulla base della difficoltà riportata, di quanto tempo è passato dall’insorgenza, della sintomatologia specifica, del contesto in cui la persona vive, e così via. Allo stesso modo, il lavoro psicologico finalizzato a gestire questa difficoltà è fatto di diverse componenti, alcune necessarie per poter garantire un intervento utile e altre che possono rendersi necessarie sulla base dei singoli casi.
La valutazione iniziale
Un intervento di tipo psicoterapeutico comprende una prima valutazione della sintomatologia riferita (cosa fa stare male il paziente in un momento preciso, cosa non sta andando, come si configura questa difficoltà), che si inserisce in una valutazione del funzionamento globale (a livello lavorativo, sociale, affettivo) e che solitamente viene svolta da un testista esperto. Questa prima valutazione è necessaria per individuare uno specifico profilo di funzionamento che il terapeuta provvederà a identificare e condividere in concerto con il paziente e che comprenderà il modo in cui il paziente “funziona” (come tende a reagire e agire, come più facilmente valuta le circostanze, come si relaziona con le persone, eccetera) e la presenza di specifiche difficoltà sotto forma di sintomi definiti. Per fare un esempio, sotto la stessa etichetta di “depressione” esistono funzionamenti molto differenti, così come sintomi a volte anche contraddittori. Ci sono persone che davanti a uno stato depressivo si ritirano e diminuiscono la loro attivazione, mentre altre vanno incontro a una depressione più agitata, che li porta a iper-investire nelle attività e a fermarsi il meno possibile. Spesso comportamenti anche opposti possono sottostare alla stessa problematica, che le diverse persone affrontano sulla base delle proprie risorse di quel momento e di quanto hanno appreso nel corso della propria vita come utile o non utile.
Il processo psicoterapeutico
A partire da questa prima valutazione dell’assetto psicologico del paziente, la psicoterapia individuale si muoverà per consentire, attraverso tecniche differenziate, una maggiore comprensione e una gestione più flessibile del proprio funzionamento, che passerà anche attraverso l’acquisizione di nuove abilità. La psicoterapia è il cuore dell’intervento, che a partire da quanto emerso con la valutazione del funzionamento iniziale, e aggiustando il tiro man mano che si acquisiscono maggiori informazioni, consente al terapeuta e al paziente di comprendere e affrontare i propri sintomi, così come di identificare strategie diverse per gestire situazioni problematiche. Per esempio, se un paziente riferisce sintomi ansiosi quando si trova costretto a confrontarsi con situazioni sociali, durante un percorso di psicoterapia potrà comprendere meglio le circostanze in cui questi sintomi si attivano e le credenze sottostanti che li mantengono; inoltre, potrà apprendere modalità di gestione dei singoli sintomi. Infine, imparerà come avere a che fare con contesti sociali in modo più funzionale e più aderente ai propri obiettivi.
I farmaci
Accanto ai numerosi percorsi di psicoterapia possibile e per ognuno di questi, a volte c’è la necessità di affiancare al percorso psicologico una consulenza farmacologica, che consenta di facilitare la psicoterapia nel caso in cui la sofferenza individuale sia talmente elevata e la sintomatologia sia talmente invalidante da ostacolare, almeno nel primo momento, il percorso di cura. Per questo, in alcune situazioni è necessario che alla figura dello psicoterapeuta si affianchi uno psichiatra, laureato quindi in medicina e specializzato in psichiatria, che si faccia carico di gestire la componente farmacologica, sempre in concerto con psicoterapeuta e paziente. Nonostante siano tutt’ora presenti molti timori rispetto ai farmaci, va chiarito che la terapia farmacologica solitamente non viene considerata una componente “ad interim” all’interno di un percorso di cura, ma spesso serve per consentire a paziente e terapeuta di intervenire meglio e più velocemente sulle caratteristiche che stanno mantenendo il problema e che stanno impedendo il conseguimento di un maggiore benessere.
I contesti della psicoterapia
Ogni psicoterapia può essere svolta in diversi contesti, sulla base dell’obiettivo che il terapeuta e il paziente concordano in fase iniziale. Una persona può rivolgersi a un professionista della salute mentale per una problematica di coppia, oppure per affrontare difficoltà della sfera relazionale ma in un contesto individuale. Una coppia, poi, può chiedere un aiuto per un membro, per capire come il partner possa sostenere e aiutare questo membro, oppure per il funzionamento della diade. Inoltre, per esempio, una coppia può richiedere un aiuto per una consulenza genitoriale, che fornisca maggiori strumenti per avere a che fare con i figli. Infine, i genitori possono sentire la necessità di richiedere una terapia specifica per il figlio stesso. La psicoterapia, insomma, non è univoca, ma è fatta di diverse componenti al suo interno e di diverse possibilità, diverse psicoterapie, che variano a seconda del contesto, del focus dell’intervento e degli strumenti utilizzati. In questo senso, per esempio, possiamo parlare di psicoterapia individuale piuttosto che di coppia o di gruppo. Da un punto di vista del professionista coinvolto, ci sono psicoterapeuti maggiormente formati sulla terapia con i bambini, gli adolescenti o gli adulti. Infine, le diverse terapie non si escludono per forza l’una con l’altra, e succede spesso che alla terapia individuale si affianchi un intervento di gruppo che consente di lavorare insieme ad altri pazienti su tematiche più specifiche e su specifiche abilità.
La psicoterapia di gruppo
Il contesto di gruppo fornisce numerosi benefici difficilmente raggiungibili in una terapia individuale. A prescindere dallo scopo della terapia di gruppo, il contesto allargato permette a tutti i pazienti di avere altre persone con le loro stesse difficoltà, con cui potersi confrontare e attraverso cui poter apprendere abilità differenti o modalità differenti per gestire gli stessi sintomi. La terapia di gruppo solitamente è molto focalizzata e strutturata, con un ordine del giorno per ogni incontro, e per questo è necessario che venga affiancata a una psicoterapia individuale, in cui paziente e terapeuta possono proseguire il lavoro sullo specifico problema riportato e in cui possono prendere spunto anche da quanto emerso nel contesto allargato. La proposta a aderire a un percorso di gruppo viene solitamente fatta dal terapeuta sul base delle esigenze del paziente, e concordata in collaborazione tra i due.
La proposta di PsicoLogica
Per assicurare ai pazienti il miglior servizio possibile, nonché il più adeguato alla situazione specifica, PsicoLogica si avvale di numerose collaborazioni con altri professionisti, con cui i nostri terapeuti hanno un contatto diretto e la possibilità di frequenti scambi e consulenze. In questo modo, il nostro team ha la possibilità di coprire la gamma di situazioni possibili (per esempio, un intervento su pazienti adolescenti, piuttosto che sulle coppie, oppure l’intervento farmacologico sul paziente singolo), offrendo a chi ne ha la necessità un intervento cucito sulla base delle specifiche caratteristiche del paziente e della difficoltà riferita.
Perché è importante un lavoro di équipe
- Per assicurare al paziente una risposta completa in base alle proprie necessità
- Per usufruire al meglio delle possibilità che la psicoterapia e le sue specializzazioni ci offrono
- Per una presa in carico completa, che consideri tutte le sfaccettature della difficoltà presentata
- Per garantire il miglior servizio possibile