Diverse ricerche e parecchi modelli teorici mostrano come l’abbandono del controllo sia spesso un’attività consapevole guidata dallo scopo di ridurre stati interni di disagio oppure staccare la mente da pensieri fastidiosi e preoccupazioni (funzione autoregolatoria dell’uso di sostanze). Si tratterebbe quindi di abbandonare la coscienza per trovare sollievo e la sostanza sarebbe un mezzo utile anche se non necessario. La riduzione dello stato di coscienza non sembra necessariamente connesso all’atto o alle caratteristiche psicoattive della sostanza. Il picco di riduzione della tensione corporea avviene subito dopo la presa di decisione e prima dell’inizio del consumo della sostanza vero e proprio. Non sono tanto il cibo o l’alcool a ridurre la coscienza e la tensione, ma la scelta di concentrarsi sul cibo o sull’alcool o su un qualsivoglia oggetto desiderato e cercare di raggiungerlo.


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